venerdì, luglio 14, 2006

Signor Sindaco, sia spregiudicata !

Ambiente, ticket di ingresso, piano parcheggi, bici in città.

"Signor Sindaco, sia spregiudicata !" Il testo dell'intervento del Capogruppo dei Verdi a Palazzo Marino sulle dichiarazioni programmatiche del Sindaco Letizia Moratti

 

INTERVENTO IN BOZZA

SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 4 LUGLIO 2006

PROSECUZIONE DELLA SEDUTA DEL 23 GIUGNO 2006

 

omissis

 

Il Presidente dà la parola al consigliere Baruffi.

Il consigliere Baruffi così interviene:

“E’ sempre difficile valutare quelli che sono interventi in cui si illustrano buoni propositi e programmi, ed avere il peso sulle spalle di dovere saper fare opposizione in questa Città. Sono modi diversi di intendere l’Opposizione, c’è chi fra noi ha ragionato e parlato in questi giorni di una Opposizione propositiva nei confronti della Giunta della Città. C’è chi ha ricordato che oggi l’Opposizione rappresenta il 48% dei cittadini milanesi, e quindi una fetta ancora più ampia di quella che era stata l’Opposizione nella scorsa Consigliatura, stagione consiliare. C’è il problema di capire se avere un ruolo propositivo voglia dire avere dei cedimenti o avere un’area di compiacenza nei confronti di chi governa. Io credo che noi tutti, ma parlo per i Verdi in particolare, dovremmo avere la capacità in questa stagione politica di essere attenti nello svolgere un ruolo di Opposizione e di controllo, ma anche di indirizzo nei confronti delle attività della Giunta perché riteniamo che il ruolo dei Consiglieri Comunali sia quel ruolo che lei, Signor Sindaco, ha tratteggiato nel suo intervento in Consiglio Comunale. Cioè un ruolo di scambio con la Giunta, dove possano venire indicazioni, suggerimenti, proposte, dove ci possa essere, e ovviamente ci debba essere l’esercizio della critica, il fermo contrasto alle scelte che non si condividono, ma dove il confronto avvenga senza pregiudizi a tutto campo. In questo senso io credo che per quello che riguarda l’impostazione iniziale dei lavori della formazione della Giunta sia stato commesso subito - lo devo sottolineare - un grave errore, che è quello di avere depotenziato, distruggendolo, mettendo le competenze in diversi Assessorati, di avere depotenziato l’assessorato all’Ambiente. La scelta di lasciare il controllo sull’inquinamento dell’aria insieme all’assessorato ai Trasporti, ma di mettere le bonifiche insieme all’Urbanistica e allo Sviluppo del Territorio. Il fatto che si sia perso ogni riferimento nelle linee programmatiche all’Agenda 21, e cioè a quel tipo di intervento sulle politiche ambientali che fa sì che le politiche ambientali siano il faro di tutte le politiche sul territorio, sull’ambiente e sui trasporti di un governo della Città. Ebbene, noi abbiamo avuto, non più tardi di due anni fa a Milano abbiamo ospitato un importante evento internazionale, abbiamo avuto uno studio prodotto dall’Assessorato all’Ambiente dall’Agenzia per la Mobilità dell’ambiente ponderosissimo sull’impegno per l’Agenda 21 del Comune di Milano, il collega Terzi che oggi siede nei banchi della Giunta da Presidente della Commissione Ambiente rivendicava questo lavoro del Comune di Milano, ed oggi Agenda 21 è scomparsa nelle deleghe, è scomparsa nel suo discorso programmatico, pare sia scomparsa dagli obiettivi di adeguamento della Città di Milano alle politiche più attente e più innovative in materia di rispetto dell’ambiente e di promozione di un ambiente urbano, salubre per i cittadini e in grado di rendere la qualità della vita sempre più soddisfacente per i milanesi. Questo è il primo punto di critica. C’è poi un altro punto su cui invece abbiamo molta curiosità, ed è quello relativo alle politiche del traffico.

Andando solo per titoli o quasi, bene l’idea di sperimentare delle politiche innovative in materia di contenimento del traffico e di contrasto all’inquinamento, bene l’idea che qualche Assessore della sua Giunta ha già rilanciato sui giornali di sottoporre però a referendum questo tipo di politiche. Bene l’idea di confrontarsi con le altre Amministrazioni che governano il territorio dell’area milanese. Male, dal mio punto di vista, l’idea di penalizzare i mezzi inquinanti solo se provengano da fuori Milano ed entrano in Città. Cioè trovo paradossale l’idea che un cittadino che magari da Sesto San Giovanni entra a Precotto su un’auto Euro 3 debba pagare una tassa per l’inquinamento, e un cittadino che da Precotto si sposta, va alla Bovisa, poi alla Barona, poi torna a Precotto su un’auto Euro Zero non debba pagare nulla. Qua, dal punto di vista concettuale, non c’è sintonia tra lo scopo del provvedimento, che è il contrasto all’inquinamento, e la sua applicazione che si indirizza solo nei confronti di chi entra a Milano. C’è bisogno, io credo, di sviluppare meglio il ragionamento su come affrontare il tema della tassa o rispetto all’inquinamento o rispetto alla congestione; ma su questo credo che avremo modo, tempo, voglia di confrontarci sicuramente.

Voglio dire una cosa sul piano parcheggi. Sul piano archeggi in campagna elettorale sono state spese molte parole, ci sono state parole di apertura da parte di chi poi ha vinto le elezioni nei confronti delle proteste di molti comitati di cittadini. Io voglio ricordare che chi oggi ricopre l’incarico di Assessore al Traffico ha avuto la responsabilità di guidare una battaglia, quella di piazzale Lavater contro uno dei posteggi sotterranei voluti dall’Amministrazione Albertini, ricordo che chi oggi siede nei banchi della Maggioranza, eletto nella lista civica che porta il suo nome, è stato vice Presidente del Comitato contro i parcheggi sotterranei in via Venosa. Ricordo che esistono altri colleghi che si sono occupati di questo tema, che siedono nei banchi oggi di Maggioranza, che siedono ovviamente anche nei banchi dell’Opposizione, ricordo che nella scorsa Legislatura su questo tema c’era un muro contro muro. Muro contro muro guidato da quella figura del commissario al traffico che con i suoi poteri straordinari impediva qualsiasi tipo di dialogo e di confronto su questo argomento. Ebbene, cito solamente una affermazione contenuta in un articolo pubblicato nel giugno 2005 sul Corriere della Sera e a firma Edoardo Croci. Edoardo Croci diceva ‘Il Sindaco Gabriele Albertini che ha poteri commissariali potrebbe sospendere una i procedimenti in corso e sottoporre a questi criteri, una serie di criteri di revisione del piano parcheggi, tutti i progetti per cui non è ancora stato aperto un cantiere’. Noi ci attendiamo che questo accada, non solo su alcuni parcheggi che stanno più a cuore alla compagine di Centrodestra, ma su tutti quei parcheggi su cui si possa intervenire che si abbia il coraggio di dire che il parcheggio in piazza Sant’Ambrogio è un errore gravissimo per la Città. E non basta che l’impresa che lo costruisce sia un’impresa rispetto alla quale esistono relazioni familiari di componenti della sua Giunta. Esiste un problema di qualità degli interventi in questa Città sul quale questa Amministrazione se vuole essere coerente con le cose dette e con le promesse fatte deve assumersi responsabilità precise, e lo deve fare, perché come diceva sempre Croci, quindi non un esponente dell’Opposizione, chiudendo questo articolo sui parcheggi, diceva: ‘Sempre che l’obiettivo di questa febbre di parcheggi sia davvero l’interesse pubblico’. Cioè Croci poneva a giugno 2005 sul piatto dell’opinione pubblica della Città un tema sugli interessi che stavano dietro al piano parcheggi, e lo poneva in un modo tale che mai nessuno di noi dell’Opposizione aveva mai osato fare. Poneva in dubbio il fatto che dietro a quel piano parcheggi vi fosse davvero l’interesse pubblico. Allora su questo noi ci aspettiamo atti precisi e concreti.

Chiudo per non rubare tempo anche al mio collega Fedrighini con una riflessione, è mancato completamente nel suo intervento in aula, o mi è sfuggito, qualsiasi accenno alle politiche a favore delle due ruote, delle biciclette in Città. Ebbene, sempre a proposito di cose scritte nel passato, lo stesso assessore Croci, che oggi ricopre l’incarico di Assessore alla Mobilità, scriveva sul Corriere della Sera nel settembre 2005 che proprio in corso Buenos Aires bisognerebbe pensare di realizzare una sorta di pista ciclabile. In corso Buenos Aires. Bene, Signor Sindaco, noi attendiamo questi provvedimenti, la invitiamo Ad essere spregiudicata nel suo essere Sindaco di questa Città. Spregiudicata quanto lo fu il Sindaco Albertini ma nel segno opposto, e cioè non un Sindaco che dice che quest’aula è un cineforum, o che quest’aula è un luogo verso il quale non portare rispetto, ma Spregiudicata nel senso di accettare da quest’Aula le critiche, i suggerimenti, le proposte, e di confrontarsi con questa Aula prima che i provvedimenti vengano presi”.