2 morti alla settimana sulle strade di milano per incidenti. troppi.
INTERVENTO AI SENSI
DELL'ART. 21
SEDUTA C.C. 22.10.2007
omissis
Il consigliere Baruffi così interviene:
"Grazie, Presidente. Io intervengo per una ragione particolarmente triste, cioè il fatto che durante questo fine settimana nella nostra città due persone siano morte in incidenti stradali. Noi abbiamo una media terrificante che sta nel livello dei due morti a settimana sulle strade di Milano e ci accorgiamo quotidianamente di come queste morti, questi incidenti coinvolgano per lo più pedoni, ciclisti, anche motociclisti. Sono uscite anche recentemente alcune informazioni sui giornali in termini statistici di questo, è un problema serio e drammatico, è un problema rispetto al quale credo non si debba più indugiare con quella sorta di fatalismo che spesso condisce le considerazioni della politica nei confronti di eventi che sono in qualche misura evitabili, mitigabili o riducibili nel loro numero e nella qualità soprattutto del tipo di incidenti che si verificano. Credo che i colleghi ricorderanno - mi rivolgo al vicepresidente della Commissione trasporti De Angelis, per esempio - come in Commissione Trasporti questa primavera abbiamo svolto un'audizione col comandante dei Vigili Bezzon proprio sul tema della sicurezza stradale. Il collega Fedrighini aveva anche proposto che ci fosse una seduta di Consiglio Comunale su questo tema perché c'era la giornata mondiale delle Nazioni Unite della sicurezza stradale, il Presidente aveva accolto l'invito e poi avevamo organizzato una Commissione congiunta di più Commissioni; insomma questo Consiglio Comunale questa primavera ha cercato di occuparsi di questo tema però drammaticamente i dati, le notizie della cronaca ci dicono che non calano gli incidenti stradali mortali a Milano, anzi aumentano, e che su questo è necessario e opportuno che tutti noi facciamo una riflessione su quali possono essere le politiche da attuare perché questi incidenti diminuiscano.
Allora, per esempio, io chiedo che fine abbia fatto quel progetto, meritevole, che aveva fortemente voluto il collega Mascaretti quando era Presidente della Commissione Educazione, e cioè quello degli attraversamenti sicuri davanti alle scuole milanesi; venne finanziato un programma, ne vennero realizzati alcuni, ma mi pare che poi da allora questa operazione si sia fermata. Chiedo che gli attraversamenti pedonali della nostra città siano messi nelle migliori condizioni di sicurezza a partire dall'illuminazione delle ore serali e notturne per passare alla visibilità delle strisce, che possono essere fatte su dell'asfalto colorato, per arrivare alla possibilità di sopraelevare gli attraversamenti pedonali, nel senso non di portarli al di sopra della carreggiata, ma di portare il pedone a livello della carreggiata, cioè di non farlo scendere dal marciapiede per attraversare, ma con il rialzo delle strisce pedonali rallentare in questo modo la corsa delle autovetture e rendere più visibile il pedone. Queste sono strategie di intervento per la sicurezza stradale che vengono realizzate in moltissimi Comuni d'Italia, in moltissime città europee e io credo che Milano non possa, ripeto, accettare in maniera fatalistica e passiva l'idea che due persone la settimana muoiono sulle strade della nostra città. E' un bollettino di guerra e noi non siamo in guerra.
Poi c'è tutta la tematica della sicurezza stradale legata ai ciclisti, di questo abbiamo parlato tante volte; io per esempio non sono d'accordo con il collega Merlin che prima sosteneva come sia stata realizzata male la pista ciclabile promiscua sul marciapiede di via Padova; credo che quello invece sia un buon intervento, che ha un difetto di sicurezza quando arriva in piazzale Loreto perché lì il ciclista finisce nel traffico di Loreto senza un attraversamento ciclabile e questo è un problema di sicurezza, però qualcosa in questo senso si sta muovendo. Credo che dobbiamo porci di nuovo il problema delle motociclette della nostra città, non in termini di chiusura nei confronti di motociclisti, ma in termini di maggiore sicurezza anche per i motociclisti.
Quello che quindi le chiedo, Presidente, anche perché ho visto che anche lei in questi giorni su questo tema è intervenuto con delle dichiarazioni, è di riuscire a capire assieme cosa può fare il Consiglio Comunale può fare in termini di indirizzo verso
omissis
11 Comments:
D'accordo quasi su tutto, solo non mi convince l'asfalto colorato attorno alle strisce che da bagnato è un pericolo pazzesco per bici e moto. Molto meglio una buona illuminazione, come fanno ad esempio sul lungomare di Lugano: una lama di luce illumina le sole strisce pedonali e le rende visibilissime anche da molto lontano.
ma a lugano se passi sulle strisce le auto si fermano 10 metri prima!! qui sei tu che se non ti fermi 10 minuti prima ti investono!
finalmente un bel intervento.
anche se carente dal punto di vista più tecnico: rotonde al posto di semafori? dossi? allargamento marciapiedi? piste ciclabili? più sensi unici? nuova illuminazione? nuova segnaletica orizzontale? meno auto parcheggiate in superficie e più parcheggi sotterranei? etc.etc.etc..
Bravo Baruffi. La ciclista morta sabato sera è stata investita proprio sotto le mie finestre. Ho seguito tutte le operazioni di soccorso e descrizione della scena dell'incidente in tempo reale. Molto scioccante. La scelta di alcuni ciclisti di usare il marciapiede - con rispetto - va equiparata a una scelta per la sopravvivenza. Penso che sui mamrciapiedi molto LARGHI si potrebbe creare a spesa irrisoria una corsia per i ciclisti. E che altre piste ciclabili PROTETTE vadano senz'altro create per la città. "Protette" significa: a) che le auto e le moto non possono parcheggiarvisi sopra, b) che i vigili devono dare le multe in caso di infrazioni in questo senso, c) che i tratti di pista non fisicamente separati dalla carreggiata abbiamo dei piloncini, colori, rialzi o altro per evitare che le macchine inavvertitamente vi entrino. Infine credo che il casco per ciclisti dovrebbe diventare obbligatorio, come è già in altri Paesi (la ciclista morta sabato sera non lo aveva, e forse se lo avesse avuto quando è entrata nel tergicristallo dell'auto si sarebbe salvata).
Grazie.
forse dovremmo arrivare a fare davvero dappertutto piste ciclabili, piste motociclabili...e dare multe a chi parla a telefono. Non mi è mai capitato di vedere fermare qualcuno per questo.
Anche i dossi potrebbero servire ma sono pericolosi per i motociclisti...è complicato
Con la stessa determinazione e con gli stessi soldi con cui si disegnano spazi gialli e blu o si cancellano graffiti dai muri si potrebbe intervenire sulla segnaletica rendendola più funzionale, a garanzia e a tutela dei soggetti più 'deboli' come i pedoni e i ciclisti.
Ad esempio agli incroci consentire alle bici di spostarsi davanti alle auto, per non respirar gli scarichi e non venir schiacciati dai veicoli che ti affiancano e ti stringono sulle auto in sosta o che svoltano e non ti vedono al loro fianco; assieme agli attraversamenti pedonali prevedere anche quelli per le bici nelle strade piu' trafficate, agli incroci e alle rotatorie dove cosi anche bici e i pedoni avrebbero garantita la precedenza.
In una città civile non vengono disegnate strisce gialle e blu anche sui marciapiedi, in prossimità degli incroci, degli attraversamenti pedonali, attorno alle rotonde, per farci stare più auto... e rendere la vita più precaria a pedoni e ciclisti.
Ci vuole una bella faccia di tolla a parlare di 'sicurezza' e amministrare la città in questo modo...
Provate ad attraversare ad un semaforo a piedi viale Romagna senza arrivare dall'altro lato della strada col giallo... ci siete riusciti ? una persona anziana ce la farebbe ? e riuscite poi a camminare sul marciapiede ? da un lato ci hanno fatto le strisce per parcheggiare le auto e dall'altro si trovano auto parcheggiate lo stesso.
Percorrete in bici un contro viale senza sentirvi un ostacolo che rallenta il traffico stretto tra l'incudine di un una portiera di una auto parcheggiata che ti si apre all'improvviso e il martellante pressing del macchinone o del mezzo pubblico da dietro che cerca in ogni modo di poterti passare.
Per non parlare poi delle strade percorse dai tram dove per esser sicuri ci si deve buttar sul marciapiede o aver la sfrontatezza di percorrere la strada in mezzo ai binari... sperando poi nn ci sia anche il cosi ben curato pave'.
e le piste ciclabili ?
Invece che esser funzionali ad una mobilità sostenibile, il percorso piu lineare ed agevole servono solo a bugiarde statistiche sul loro chilometraggio, oltre che a rilevarsi spesso il percorso più pericoloso per chi ha il coraggio di farne uso.
Attraversamento di parcheggi (via 20 settembre) , impercorribili con ghiaia e sassi (viale molise), in concomitanza delle fermate degli autobus (via de marchi), a zigo zago tra incroci e passi carrai con visibilità nulla (zona fiera), che terminano su posti auto o passano troppo vicine davanti agli esercizi commerciali (rotonda di via padova), etc...
Se pedoni e ciclisti non riescono a capire di vivere in una città a misura d'auto che muoiano pure nell'indifferenza o nella colpa della loro imprudenza.
La parvenza o le promesse di miglioramenti servon solo a batter cassa, a far danè, dalle strisce gialle e blu dal ticket - o meglio abbonamento - antismog per continuar a respirar aria fetida.
Una bella lucidata alla città per la visita per l'expo... ci vuole proprio una faccia di tolla bella e lustra.
good start
molto intiresno, grazie
leggere l'intero blog, pretty good
quello che stavo cercando, grazie
La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu
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