mercoledì, maggio 30, 2007

ciclisti, non capri espiatori. lunedì 4 giugno ore 18 in piazza scala

Ciclisti, non capri espiatori.
Nelle ultime settimane a Milano si è aperto un dibattito fuorviante sulla circolazione delle biciclette in città.
E' stato annunciato un "giro di vite" nei confronti dei ciclisti che percorrono i marciapiedi per salvarsi la pelle e per non finire arrotati nel disordine e nella pericolosità del traffico cittadino.
Ovviamente nessuno pensa che i ciclisti debbano essere degli "intoccabili" se mettono a repentaglio la sicurezza dei pedoni sfrecciando sui marciapiedi, ma spostare l'attenzione su questo problema distoglie l'attenzione dal vero nocciolo della questione. Come rendere sicure le strade milanesi per consentire ai ciclisti di percorrerle in tranquillità.

Come affrontare infatti, con quali priorità, il problema della sicurezza stradale a Milano ? Come intervenire in una città che conta circa 100 morti ogni anno sulle strade ? Quali strategie mettere in campo per fronteggiare l'inquinamento da polveri sottili che rende i polmoni dei lattanti milanesi simili a una ciminiera ?

Multando i ciclisti, sembra la risposta. O mettendo una targa alle bici per non farle sfuggire all'occhio vigile delle telecamere.
 
Non liberando le strade dalle auto in doppia fila, non sanzionando i camioncini che lasciano scie di nerofumo e nemmeno multando chi posteggia l'auto sul marciapiede.
 
E' più facile trovare un capro espiatorio, una categoria debole come quella delle mamme in bici col seggiolino e il pupo davanti o degli anziani che pedalano verso il
supermercato per fare la spesa evitando di venire travolti da una betoniera che non li vede e non li rispetta.

Abbiamo aspettato un anno di governo del Sindaco Letizia Moratti per vedere qualche realizzazione a favore della bici e della sicurezza dei ciclisti in città, ora la misura è colma.

Lunedì 4 giugno, alle 18, troviamoci in Piazza della Scala per far sentire la voce dei ciclisti milanesi. Ciclisti e non capri espiatori.

Per adesioni:
bicisicura@libero.it