giovedì, gennaio 11, 2007

L'inquinamento non molla la presa

Il verde Maurizio Baruffi ad Affari: ecco la mia ricetta contro l'inquinamento
 
Mercoledí 10.01.2007 10:05
 

L'assessore Croci: "Strisce gialle e blu in tutta la città e..."

Allarme smog/ Ancora valori sopra la soglia di attenzione

"Aumentare il numero dei chilometri delle corsie riservate ai mezzi pubblici. Senza dimenticare che la questione della lotta all'inquinamento è altamente complessa. Nessuno strumento è risolutivo. Ci vuole un'azione congiunta a livello regionale, comunale e provinciale e le misure devono essere sia di lungo che di breve periodo". Questa è la ricetta contro l'inquinamento presentata, ad Affari, dal capogruppo dei Verdi in consiglio comunale Maurizio Baruffi. Poi boccia il piano varato dal Tavolo per Milano sulle infrastrutture: "Su questo punto non sono d'accordo con un grosso pezzo della sinistra e in particolare col ministro Di Pietro. Non ha nessun senso continuare ad investire denaro pubblico per nuove infrastrutture stradali o autostradali. E' necessario fare grandi sforzi per migliorare il trasporto collettivo su ferro".

Edoardo Croci ha presentato il piano del Comune per il 2007 per combattere l'inquinamento. Condivide i punti elencati dall'assessore alla Mobilità, Trasporti e Ambiente?
"L'elenco presentato da Croci è largamente condivisibile. Il problema è che non è sufficiente elencare le cose che ci sarebbero da fare. In quasi 6 mesi di giunta Moratti abbiamo visto pochi fatti. Dalle parole bisogna passare ai fatti".

Qual è la  priorità per cercare di riportare entro i limiti i valori di Pm10 in città?
"Innanzitutto aumentare il numero dei chilometri delle corsie riservate ai mezzi pubblici.  Senza dimenticare che la questione della lotta all'inquinamento è altamente complessa visto che nessuno strumento è risolutivo. Ci vuole un'azione congiunta di governo a livello regionale, comunale e provinciale e le misure devono essere sia di lungo che di breve periodo"

Il ticket d'ingresso in città potrebbe essere un'arma efficace?
"Rientra tra le misure strategiche. E' una scelta politica che mi vede ampiamente d'accordo come principio. Ma va introdotto dando nello stesso tempo ai cittadini il diritto di muoversi e di respirare".

In che modo?
"Se si introduce il pedaggio di accesso ad un'area della città bisogna fare in modo che quell'area sia accessibile con mezzi alternativi all'auto privata. Il dibatto ticket sì, ticket no è sterile. Bisogna discutere su come farlo. Ma anche Croci su questo rimane fermo agli annunci della campagna elettorale e forse ancora più indietro".

A proposito di mobilità, come valuta il piano sulle infrastrutture lombarde varato dal Tavolo per Milano?
"Su questo punto non sono d'accordo con un grosso pezzo della sinistra e in particolare col ministro Di Pietro. Non ha nessun senso continuare ad investire denaro pubblico per nuove infrastrutture stradali o autostradali. E' necessario fare grandi sforzi per migliorare il trasporto collettivo su ferro".

In città invece avete criticato il piano parcheggi del Comune. Perché?
"Bisogna evitare di fare parcheggi sotterranei in centro a rotazione per i non residenti. Non ha senso soddisfare una domanda di sosta e di traffico che viene da parte di chi potrebbe avere delle alternative".

Ad esempio?
"E' insensato fare un parcheggio sotterraneo in piazza Sant'Ambrogio dove arriva la linea due del metrò. Qualsisasi automobilista invece di arrivare alla basilica può fermarsi a Famagosta e prendere il metrò da lì"

Sulle sostanze inquinanti c'è un po' di confusione. Alcuni sostengono che siano le caldaie le vere responsabili dell'innalzamento dei valori relativi allo smog. Condivide?
L'Arpa, l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente, dice che nell'area cittadina di Milano il 70% degli inquinanti viene prodotto dal traffico veicolare, mentre il 25% è dovuto ai riscaldamenti e il restante 5% ad altre emissioni. O mi si dice che l'Arpa sbaglia..."

Oppure?
"Si provveda a chiarire la cosa con i vertici dell'Arpa, o a riformarla se è necessario, o a fornirle gli strumenti più adeguati per le rilevazioni, oppure si prendano per veri i suoi dati".

Daniele Riosa

 

5 Comments:

At 9:00 PM, Anonymous Anonimo said...

vorrei lanciare un'idea per finanziare le linee metropolitane a Milano.
Negli anni '60 la linea rossa del metrò fu finanziata in parte con una tassa di scoppo: chi possedeva un immobile a una certa distanza dalle stazioni del metrò doveva pagare una tassa. Anche la chiusura dei navigli negli anni trenta fu pagata in questo modo da chi si affacciava sui canali.
Per le linee due e tre non si è parlato più di tassa.
Ora con le linee 4 e 5 si potrebbe fare la stessa cosa. Non si vede perchè CityLife, che si avvantaggerà della stazione sotto le tre Torri, non debba dare un contributo per l'aumento di valore del suo investimento, come pure Hines per il suo investimento al Garibaldi-Repubblica.
Avremmo più risorse per sviluppare i mezzi pubblici.

 
At 10:22 AM, Anonymous Anonimo said...

La situazione inquinamento a Milano è grave e le istituzioni dovrebbero adottare misure d'emergenza. I milanesi devono infatti cambiare abitudini di vita, volenti o nolenti. Si è già capito che con l'attuale giunta è inutile cercare larghe intese, la salute dei cittadini non è in agenda; perchè quindi non inventarsi iniziative 'critical mass' che diano un senso di azione e persuasione verso i cittadini più indefessi nell'uso ottuso della macchina?
saluti,
J.M.

p.s.
la proposta di sacerdoti sarebbe un'ottima idea per la dotazione di servizi.

 
At 11:07 AM, Anonymous Anonimo said...

Non si può continuare a pensare il traffico milanese come legato solo alla sua area urbana. La maggior parte degli abitanti dell'hinterland sono milanesi, lavorano a Milano, vivono dei servizi di Milano e la sera escono per andare a Milano. Ma il sistema di connessione tra Milano e città come Corsico, Cesano, Trezzano, Opera, San Giuliano o Bresso, Cormano etc... è ridicolo: autobus che costano cari e passano solo nelle ore di punta e che restano ingorgati sulle principali arterie di ingresso in città. Occorre ragionare come Provincia e Regione, non solo come Comune. Dovrebbero essere in costruzione almeno 10 linee metropolitane (che colleghino anche in modo CIRCOLARE la città, come a LONDRA) per dare un futuro respirabile alla metropoli. E poi serve cambiare la mentalità della gente, servono campagne di sensibilizzazione per convincerli a lasciare a casa la macchina. Trovo poi assurdo il progetto sulla vecchia fiera, radere al suolo edifici costruiti anche di recente per far posto ad altre costruzioni. Che senso ha? Perchè buttare via il denaro così? Tenetevi gli spazi che ci sono, non vi piacciono? Dateli alla cultura, al sociale, settori che ne hanno bisogno e andate a costruire da un'altra parte. Altrimenti se li tirate giù fatelo per metterci del verde. Non sprecate risorse, altrimenti nessuno sarà lieto di pagare neanche 1 euro di tassa per farci costruire le metropolitane.
Sono anche stanco di preoccuparmi da solo e di leggere i soliti articoli ormai da anni. Cosa si aspetta per una seria mobilitazione? Quando dare la stretta a questi politici che lucrano sulla nostra salute? Vuole risvegliarsi la coscienza di questa città, di questo paese? I fatti mancano ma mancano anche parole di impegno credibili da parte di sindaci e presidenti.
Muoviamoci.
Gianluca Di Lauro

 
At 1:12 PM, Anonymous Anonimo said...

Ho un commento da profana che ne vuole capire di più, su questa affermazione "l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente, dice che nell'area cittadina di Milano il 70% degli inquinanti viene prodotto dal traffico veicolare, mentre il 25% è dovuto ai riscaldamenti e il restante 5% ad altre emissioni"
questo non vorrebbe dire che nei weekend (quando c'è meno traffico) l'inquinamento dovrebbe essere minore? invece dai dati delle centraline, come quelli che hai mandato oggi da via juvara gli inquinanti sono uguali che sia sabato domenica o mercoledì...Come mai? ciao

 
At 9:57 AM, Anonymous Anonimo said...

sono molto d'accordo sulla tassa di scopo per finanziare nuove importanti opere di trasporto pubblico su scala metropolitana. il problema è che la finanziaria introduce questa possibilità per i comuni, quindi o si mettono d'accordo i diversi comuni interessati o bisogna per forza ragionare in un'ottica solo milanese.

per quel che riguarda i dati ARPA sull'inquinamento le percentuali che riferivo sono medie su basa annua. nel giorno per giorno conta moltissimo la situazione climatica. infatti, in assenza di vento e quando c'è un forte sbalzo di temperatura fra la notte e il giorno, le polveri accumulate non si disperdono. quindi la domenica, anche in assenza di traffico, può rimanere su livelli molto simili a quelli dei giorni lavorativi.

maurizio baruffi

 

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